Inter-Milan 5-1, un derby neroazzurro

Fin dal primo minuto, l’Inter ha dimostrato di essere determinata a vincere, con Mkhitaryan che ha segnato il primo gol già al 5′. La squadra ha continuato a mettere pressione sul Milan, e prima dell’intervallo Thuram ha segnato un gol spettacolare, con un destro all’incrocio dei pali, per raddoppiare il vantaggio.

Nella ripresa, il Milan ha cercato di rispondere, e al 57′ Leao ha segnato un gol che ha riaperto la partita. Tuttavia, l’Inter ha saputo reagire e, nonostante il diluvio che si è abbattuto su Milano, ha allungato ancora una volta con una doppietta di Mkhitaryan al 69′. Successivamente, il rigore trasformato da Calhanoglu e il primo gol in nerazzurro di Frattesi hanno consolidato la vittoria dell’Inter.

Con questa vittoria, l’Inter si posiziona al primo posto in classifica con 12 punti, dimostrando di essere una squadra dominante in questo inizio di stagione.

C’è solo l’Inter” è l’inno cantato dai tifosi Nerazzurri prima di ogni partita e nel Derby della Madonnina, il primo scontro importante della stagione tra le due squadre milanesi che erano a pari punti in cima alla classifica. E in effetti, non c’è stata partita. Il Milan di Pioli è stato annientato con una clamorosa sconfitta per 5-1, senza lasciare spazio a scuse o rimonte. La partita è sembrata in equilibrio solo per cinque minuti dopo il gol di Leao nella seconda metà, ma per i restanti 90 minuti, l’Inter ha avuto il completo controllo – tecnicamente, fisicamente e psicologicamente. I cinque colpi che la squadra di Simone Inzaghi ha inflitto ai cugini in diretta televisiva sono un doloroso ricordo per il gruppo di Pioli, ma allo stesso tempo, servono come un chiaro messaggio a tutte le squadre della Serie A. La finale di Champions League non è stata un caso fortuito; ha solidificato la comprensione che l’Inter è una forza formidabile difficile da abbattere.

La novità tattica rispetto ai quattro derby precedenti persi da Pioli con il Milan in questo 2023 non ha portato risultati diversi, anzi. I movimenti accentranti di Calabria ed Hernandez sono stati totalmente ignorati dall’Inter e da Simone Inzaghi che, consapevole della propria forza e delle proprie qualità, ha schermato i centrocampisti costringendo il Milan a un possesso palla sterile e lento nella propria metà campo, salvo punirla con la prima ripartenza: minuto 5′, Thuram ha stravinto il duello fisico con Thiaw fino a far arrivare il pallone in mezzo all’area per la deviazione vincente di Mkhitaryan. Un déjà vu per tutti, o meglio un’abitudine visto che per la quinta volta da febbraio 2021 l’Inter ha sbloccato il Derby prima del 10′, la terza nelle ultime quattro occasioni. Un colpo che il Milan – con Thiaw e Kjaer in evidente difficoltà – ha subito pienamente, rischiando di cadere ancora con Mkhitaryan poco dopo e riassettandosi solo intorno alla mezz’ora con una fiammata coast-to-coast di Hernandez rifinita da Giroud. Ma proprio quando i rossoneri sembravano aver preso le misure ai nerazzurri con un minimo di iniziativa, un’altra ripartenza ha portato l’Inter sul 2-0: Martinez a centrocampo ha ribaltato l’azione lanciando Dumfries in profondità che ha servito

Il Milan, in una partita senza grinta e con poche reazioni, ha cercato di reagire nel secondo tempo. Dopo dieci minuti di nulla totale, è stata fatta una mossa tattica con l’ingresso di Chukwueze e lo spostamento di Loftus-Cheek dietro la punta, formando un muscolare 4-2-3-1. Questi cambiamenti hanno portato alla rete di Leao, con l’assistenza di Giroud, dando ai tifosi rossoneri la fugace speranza di poter riaprire il match. Tuttavia, questa illusione è stata spezzata dieci minuti dopo, quando l’Inter ha segnato il terzo gol con una perfetta e letale ripartenza. È stato un colpo incredibile per i nerazzurri, che hanno mostrato un sincronismo e delle idee da applausi. Ma è stato dopo l’all-in tattico di Pioli che il sogno di un Derby d’alta classifica si è trasformato in un incubo per il Milan. Con la squadra completamente sbilanciata in avanti, l’Inter ha segnato anche il quarto gol su rigore di Calhanoglu, causato da un fallo di Theo Hernandez su Martinez. E nel recupero, è arrivata anche la quinta rete, segnata da Frattesi, che ha ufficialmente dato il via alla festa interista.

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