Juventus-Udinese 0-1, Inter a +7
La Juventus subisce una sconfitta inaspettata per 0-1 a Torino contro l’Udinese durante la 24a giornata di Serie A, registrando così la seconda sconfitta consecutiva in campionato e scivolando a -7 punti dalla capolista Inter, che ha una partita in meno. Le ambizioni di conquistare lo scudetto da parte dei bianconeri sono state stroncate da un altro Lautaro, questa volta Giannetti: il difensore dell’Udinese ha segnato un gol decisivo al 25′. Nonostante gli sforzi di Milik e le brillanti parate di Okoye, il punteggio è rimasto invariato, consolidando così la vittoria dell’Udinese.
Giannetti affossa i bianconeri a Torino
La squadra di Allegri sconfitta per 0-1 nella partita disputata in casa dell’Udinese di Cioffi, abile nel segnare il gol decisivo e nel resistere, senza nemmeno troppa fatica, alla reazione dei padroni di casa. La Juventus si trova ora a -7 punti dalla capolista Inter, che ha anche una partita in più da disputare.
Nonostante la solida prestazione difensiva dell’Udinese, la Juventus ha dimostrato di attraversare forse il primo periodo di difficoltà della stagione, in cui nemmeno la determinazione e la voglia di superare i propri limiti sono state sufficienti per ritrovare brillantezza e lucidità. Nonostante la vivacità di Chiesa, che però è risultato poco incisivo, e il ritorno di Milik a combattere con il gol, non è stato abbastanza per rimettere in piedi una partita che all’25’ è stata sbloccata dall’Udinese grazie a un calcio d’angolo e ad un rinvio impreciso di Alex Sandro, che si è trasformato in un assist beffardo per Giannetti.
La Juventus ha reagito all’iniziale svantaggio con determinazione, ma senza l’organizzazione e la grinta che hanno caratterizzato il suo campionato fino ad ora. L’Udinese si è difesa bene, con Okoye che ha sigillato la porta con almeno due importanti parate, e poi, nella ripresa, ha respinto l’assalto della Juventus con ordine, che, a dire il vero, non è mai decollato. Questo è un altro segnale che forse la sconfitta per 0-1 a San Siro ha lasciato delle ferite profonde, soprattutto nella fiducia della squadra.