Roma-Verona 2-1, vittoria all’esordio per De Rossi
La nuova avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma ha inizio con una vittoria molto positiva. Nel primo anticipo della 21a giornata di Serie A, i giallorossi hanno sconfitto il Verona per 2-1, riavvicinandosi alla zona Champions League. La partita è stata caratterizzata da un ritmo frenetico, con la Roma che ha risolto la situazione in soli 6 minuti, dal 19′ al 25′. Il primo gol è stato segnato da Lukaku con un preciso sinistro su assist di El Shaarawy, che ha giocato in modo straordinario. Poi è arrivato il turno di Pellegrini, che ha ricevuto un ottimo assist da El Shaarawy e ha scaricato un potente tiro sotto la traversa. Nella ripresa, Djuric ha avuto la possibilità di segnare su rigore (per un fallo di braccio di Llorente), ma ha calcio alto al 65′. Al minuto 76, Folorunsho ha provato a sorprendere Rui Patricio con un tiro dalla lunga distanza, ma non è stato sufficiente per il Verona.
Un primo tempo brillante e una ripresa che ha richiesto un grande impegno. Questo è stato il debutto di De Rossi come allenatore della Roma. Ci sono ancora molti aspetti su cui Capitan Futuro deve lavorare. Ciò che preoccupa sono i secondi 45 minuti della partita, in cui la squadra è stata spesso messa alle corde da un Verona determinato. Dopo aver già mostrato un buon gioco contro l’Inter a San Siro, il Verona esce ancora una volta a testa alta da un grande stadio, ma senza punti. I giallorossi erano praticamente inarrestabili nel primo tempo, soprattutto grazie a un El Shaarawy in grande forma, ma hanno visibilmente perso intensità nella seconda metà della partita e hanno rischiato persino di non vincere. Con un po’ più di precisione nei momenti chiave, come ad esempio il rigore di Djuric, l’Hellas avrebbe potuto strappare un punto prezioso per la loro classifica.
Lukaku e Pellegrini per il 2-1 finale
De Rossi, l’icona romanista, fa il suo debutto sulla panchina giallorossa, optando per un modulo 4-2-3-1. Squalificati Mancini e Cristante, Pellegrini occupa il centrocampo. In attacco, Dybala fa il suo ritorno accanto a El Shaarawy, in supporto a Lukaku. Baroni, che ha perso anche Ngonge e Doig, ceduti a Napoli e Sassuolo, schiera Cabal come terzino sinistro e Saponara nel terzetto alle spalle di Djuric. Nonostante le difficoltà oggettive, l’Hellas decide di affrontare la Roma a viso aperto, sfruttando soprattutto le sponde di testa di Djuric. Nonostante il clima teso sugli spalti a causa dell’esonero di Mourinho, la Roma si mostra compatta e ordinata, potendo contare su un El Shaarawy in grande forma. Il Faraone mette in seria difficoltà la difesa scaligera, facendo letteralmente impazzire il malcapitato Tchatchoua. Dopo un’occasione per Lukaku (bloccata da Cabal) e una risposta del Verona con Suslov (un sinistro debole tra le braccia di Rui Patricio), la Roma apre e chiude la partita in sei minuti. Al 19′, El Shaarawy si avventa verso Montipò, viene raggiunto dagli difensori del Verona ma riesce comunque a servire Lukaku, che con un sinistro fulmineo batte Montipò. Poco dopo, Folorunsho perde palla a centrocampo e Pellegrini, recuperandola, serve l’italo-egiziano. Al 25′, arriva il secondo gol: Lukaku mette in area, Tchatchoua viene anticipato da El Shaarawy, il pallone arriva a Pellegrini, che con un sinistro sotto la traversa raddoppia il vantaggio. L’Hellas subisce il colpo e lotta duramente, rischiando di subire un altro gol alla mezz’ora: Huijsen sfrutta un rimpallo dopo un tiro deviato di El Shaarawy, ma spreca l’occasione del 3-0 con un sinistro impreciso. Le note negative del primo tempo per la Roma sono l’infortunio di Spinazzola e l’ammonizione di Paredes, che, essendo diffidato, salterà la partita contro la Salernitana.
Durante l’intervallo, l’allenatore Baroni prende una decisione coraggiosa e sostituisce l’inefficace Mboula con Bonazzoli, passando così ad un solido 4-4-2. Approfittando del calo fisico impressionante della Roma nel secondo tempo, il Verona si lancia senza remore all’attacco. Al 56′ Folorunsho segna di testa, ma l’arbitro annulla il gol per una spinta precedente su Karsdorp. Il Verona protesta, ma la decisione sembra corretta. De Rossi decide di togliere Dybala, che non è al meglio, e fa entrare Zalewski. Meno di 10 minuti dopo, gli ospiti hanno un’ottima occasione per riaprire la partita: un colpo di testa di Djuric viene respinto con un ampio braccio da Llorente, che è di spalle rispetto al pallone. Il VAR richiama l’attenzione dell’arbitro Sacchi, che assegna il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Djuric, che spiazza Rui Patricio ma conclude alto. La Roma sembra non avere più energie e al 76′ il Verona accorcia le distanze: Folorunsho ha il coraggio di calciare da lontano e Rui Patricio viene sorpreso, non riuscendo a parare una conclusione insidiosa ma evitabile. Il finale di partita è caratterizzato da un assedio del Verona, che nel frattempo ha anche inserito Henry e Cruz, ma i ragazzi di Baroni non riescono a trovare la scintilla vincente.